LUI È DI CAPACCIO PAESTUM, IMPEGNATO NEL MONDO DEL CINEMA…

COMUNICATO STAMPA

“ODISSEA – OPERA BUFFA”: IN SCENA UNA VERSIONE 2.0 DEL CELEBRE POEMA DI OMERO
Il divino che si fonde con l’umano con tutti i suoi difetti o imperfezioni, un racconto che invita
alla riflessione ma anche in grado di strappare un sorriso: stiamo parlando di “Odissea – Opera
Bu-a”, lo spettacolo teatrale a cura di Angela Ricci, che ripercorre il travagliato ritorno di
Ulisse verso Itaca in chiave grottesca, a tratti irriverente. Un modo per avvicinare al mito sia i
più dediti a questi argomenti che i più profani.
Per l’occasione abbiamo intervistato Alfonso Elefante, 28 anni di Capaccio Paestum, da anni
impegnato nel mondo cinema, approdato a teatro. Questa per lui è stata “Una bella sfida”,
proprio come per Ulisse per tornare a casa. Scopriamo perché…

  1. Come descriveresti lo spettacolo “Odissea – Opera bu-a”?
    È uno spettacolo che racchiude tanto. È impegnativo, perché è lungo e strutturato. È
    divertente, perché il racconto è in forma comica. Quindi direi impegnativo, leggero e
    divertente. Tratta dell’Odissea e, anche se è presentata sotto vesti diverse, non si
    allontana dalla sua storicità e riprende gli avvenimenti originali.
  2. Raccontaci dei tuoi personaggi.
    Partiamo da Hermes. Quando ho fatto il provino mi sono subito innamorato del
    personaggio. Ho letto il copione e c’è stato subito un imprinting, mi ci sono subito rivisto.
    Mi sono divertito a costruirlo, a reinventarlo sotto spoglie campane, essendo l’opera
    recitata in dialetto. Ho studiato i minimi particolari per cucirmelo addosso. Ho studiato
    i diversi tipi di glitter per il corpo per donare alla pelle di Hermes un colore dorato. Lui
    non è umano, è un Dio ed ha una luce eterea. Anche la scelta della stoSa dell’abito non
    è casuale. È un tessuto morbido, sinuoso. È un Dio alato, volevo dargli un senso di
    movimenti anche attraverso il costume. Poi c’è il personaggio della Sirena, che
    inizialmente doveva essere interpretato da un’altra persona. Vestire i panni del sesso
    opposto non è semplice, ma quando sei sul palco tu non esisti più, esiste il personaggio.
    È un’altra pelle. Ho improvvisato e mi sono divertito, ma il mio preferito resta Hermes!
  3. Hai anche fatto da aiuto regista…
    Sì e anche questa è stata una bella sfida. Dover gestire una compagnia di diciassette
    attori, ricreare costumi adatti ai personaggi basati sul mito greco, è stato un lavoro duro.
    Mi sono anche occupato della ricerca e della prenotazione dei teatri, di reperire i props
    di scena, della grafica della locandina e dei biglietti. La regista mi ha dato piena fiducia
    e, grazie anche al sostegno di altri colleghi, abbiamo portato a casa il risultato!
  4. Dicci tre motivi per venire a vedere lo spettacolo.
    Sicuramente uno dei motivi è quello culturale. Angela è stata molto precisa e dettagliata
    nel ripercorrere le varie tappe storiche. Sarebbe carino portare lo spettacolo nelle
    scuole, cosicché i ragazzi possano imparare divertendosi. È un approccio più
    immediato, eSicace. Un altro motivo è la leggerezza, il momento di svago e di risate che
    ti regala. Ne abbiamo tutti bisogno. Il terzo motivo, invece… Beh, voglio rivolgermi al
    pubblico. Ci sono state tante persone che lo hanno visto più di una volta, a
    dimostrazione del fatto che sia piaciuto molto. Quindi, a chi lo ha visto, chiedo “Perché
    lo consigliereste”?
  5. Sono in programma altre date?
    Sì, visto che è stato molto apprezzato e tutte le date sono andate sold out,
    continueremo a portare “Odissea – Opera BuSa” in giro per Roma. C’è finanche l’idea
    di superare i confini laziali, di creare una sorta di mini-tournée. Al momento stiamo
    valutando Domodossola, Avellino e, con mio grande orgoglio, Peastum! Quale luogo
    migliore dei Templi per inscenare l’Odissea? Sarebbe molto suggestivo con una
    scenografia totalmente reale e naturale. Spero di cuore che si possa realizzare.
    Incrociamo le dita!
    Gerarda Servodidio
  6. CHAPEAU, aggiungiamo noi di Paestuminrete…