Tra poetica, cantautorato e arte. A sorpresa Vecchioni conquista la scena e apre il concerto sollevando al cielo la tela di Mangone: in primo piano il ‘Tempio di Nettuno’ in versione Mangone, ponte tra la filosofia eleatica della Magna Grecia e la poesia e i versi carichi di significato del cantautore.
PAESTUM. In un evento straordinario ed emozionante, il Maestro Fernando Alfonso Mangone ha donato il Tempio di Nettuno di Paestum come tributo speciale a uno dei cantautori che ha segnato la storia della musica italiana, Roberto Vecchioni. Questo gesto ha preceduto il concerto di Vecchioni nella Città dei Templi Capaccio Paestum, che ha chiuso il cartellone estivo degli eventi “Emozione Paestum,” facendo tappa nella culla della Magna Grecia con il suo “Infinito Tour.”
La serata si è caratterizzata come un incontro magico tra la musica e l’arte, con Vecchioni che ha conquistato il palco portando con sé l’opera d’arte ricevuta in dono poco prima dell’esibizione dal Maestro Mangone: un incipit a sorpresa, con il cantautore che si presenta alla platea gremita alzando al cielo “Il Tempio di Nettuno” che rivive nel gesto istintivo e carico di energia di Mangone. Un gesto simbolico che ha abbracciato le radici greche della Campania, creando una connessione potente con i testi profondi e significativi di Vecchioni.
Durante il concerto, Vecchioni si è soffermato sulla necessità di incontrare grandi ‘maestri’ nella vita e ha condiviso con il pubblico la sua profonda gratitudine al leggendario pittore Vincent Van Gogh: artista fondamentale anche nel percorso formativo del giovane Mangone, tra i modelli che sono stati fonte di ispirazione nella sua evoluzione stilistica giovanile, fino ad arrivare alla definizione di una sua pittorica rivoluzionaria, contraddistinta dal suo gesto unico, riconoscibile e assolutamente irripetibile.
Questa menzione speciale e il ricordo di Vecchioni hanno aggiunto ulteriore emozione all’evento, unendo il mondo della musica e delle arti visive in un momento di condivisione esclusivo. Due artisti, due geni a confronto, che, attraverso arti differenti, celebrano l’umanità e l’autenticità dell’essere e dell’esistenza.
«Ho deciso di donare questa mia opera d’arte a Roberto Vecchioni perché rappresenta un autentico poeta della musica italiana, un artista le cui parole e melodie hanno il potere di toccare le corde più profonde dell’anima umana – sottolinea il Maestro Mangone – È un uomo che trasmette una profonda sensibilità attraverso la sua musica e i suoi testi, trasportando il pubblico in un mondo di emozioni, riflessioni e storie. La sua capacità di comunicare attraverso la musica è straordinaria, e il suo timbro vocale è riconoscibile tra mille. Tuttavia, ciò che lo rende davvero speciale è la sua capacità di scrivere testi che sono veri e propri capolavori letterari. Le sue canzoni sono racconti poetici che narrano storie complesse e profonde, spesso tratte dalla vita di tutti i giorni, ma sempre con uno sguardo critico e un tocco di filosofia. È un artista che non ha paura di affrontare temi importanti e universali come l’amore, la vita, la morte, la società e la politica».
E aggiunge: «La sua musica è una testimonianza della sua profonda intelligenza e sensibilità, e il suo impatto sulla scena musicale italiana è innegabile. È un onore e un privilegio essere ispirato da un artista del calibro di Roberto Vecchioni: un uomo e un artista che sa parlare ai giovani, che si sofferma sulla costruzione del futuro, senza mai perdere il legame con la contemporaneità. Un cantautore sempre in evoluzione. La sua musica e la sua scrittura continuano ad influenzare e ispirare decine di generazioni future. Questa donazione, tra le tante, è tra quelle che mi ha emozionato di più, perché da sempre mi sono lasciato influenzare dagli archetipi e li celebro attraverso la mia arte, in una forma contemporanea ed espressionista. Dentro quest’opera c’è il Mito, c’è Paestum, l’amore per la mia terra e la scelta di rientrare, seguendo in maniera viscerale quel richiamo alle mie radici, al mio sud, alle mie aree interne. Oggi la mia pittura è protagonista delle mostre internazionali dei più grandi musei del mondo, attualmente è in corso la mia personale a Stoccarda in Germania, ci sono opere esposte a New York. Sarebbe impossibile senza quella linea sottile di congiunzione con la mia terra: qui nella Magna Grecia c’è l’origine della civiltà, della cultura, del pensiero, della bellezza. Oggi per me è una serata speciale, non solo per aver incontrato un genio come Vecchioni, ma perché è la sublimazione di tutto ciò che io sono e del legame fortissimo ai miei luoghi e all’energia su cui si fonda questo grande passato storico che affonda in millenni di storia»
Questo evento speciale ha unito la musica, l’arte e la cultura, rendendo omaggio alla ricca storia della regione Campania e celebrando il talento di un artista straordinario come Roberto Vecchioni. La donazione del Tempio di Nettuno da parte del Maestro Mangone rimarrà come un segno indelebile nella storia di Paestum, un omaggio alla bellezza e alla creatività che possono unire le persone attraverso le generazioni.
«Ringrazio l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum – conclude il pittore Mangone – in particolare il Sindaco Franco Alfieri e l’assessore Maria Rosaria Picariello, per aver contribuito alla realizzazione di questo momento così straordinario e per l’organizzazione impeccabile della sua esibizione e della cerimonia di consegna del ‘Tempio di Nettuno’».–
Ufficio Stampa: Nicola Arpaia