Il racconto della nostra Ottavia D’Anseille Voza…
“Una volpe stamattina sul@presto a Paestum nel santuario settentrionale, ci guardiamo e poi entra nel Tempio di Athena e percorre, intero, tutto il peribolo settentrionale.
Era sicuramente un’erede di Checca, la volpe che alla metà degli anni settanta dovemmo allontanare da casa su indicazione del servizio sanitario veterinario (giocando aveva dato un piccolo morso a mia sorella allora piccolina). Checca allora si fece una tana nei rovi a ovest del Tempio di Athena, di giorno si interfacciava coi turisti increduli, e di sera veniva a casa, dall’altra parte della strada, per mangiare e giocare con noi. Una di quelle sere fu investita (allora la strada non era ancora pedonale). Dopo alcuni anni Gino Quacchiullo confessò a mio padre che era stato lui”.
