COMUNICATO STAMPA
Si è conclusa l’VIII edizione del Premio Salvatore Apadula. Una bella serata che, al solito, travalica il premio stesso, in quell’atmosfera conviviale che si crea spontaneamente tra gli ospiti e i convitati. Capannelli di sorrisi e ricordi, di pacche sulle spalle, di commozione coinvolgente. Mister Capuano che arriva a Paestum e si mette a girare da solo andando sul campo che lo vide nascere come allenatore, l’alimentari dove si andava a fare il panino, la casa in cui abitava. Sentire queste parole di grande trasporto dà il senso di quello che l’associazione ha voluto creare. Gli aneddoti di Pietro D’elia, le parole e gli abbracci tra Palo, Di Fusco e Volpecina a rimembrare di quando giocavano insieme nella primavera del Napoli. La squisitezza di Angelo Alessio, uomo di una disponibilità infinita e che ringrazieremo sempre. Il ringraziamento però va a tutti gli ospiti che hanno avuto la pazienza di ascoltate ed aspettare perchè percepivano l’importanza e, come detto, l’atmosfera. Grazie al Basket Agropoli, cui rinnoviamo i complimenti per il campionato vinto nel contesto di una tradizione che Giulio Russo, Floriana e tanti altri rinnovano ogni anno. Grazie a Pasquale Sabia e Giovanni Caramante, che ci hanno ricordato il calcio di un tempo che era tanto più bello. Grazie a Federico Miaolo e ai suoi ragazzi per averci, di nuovo, fatto capire l’importanza di donarsi agli altri. Grazie ad Annamaria Di Masi per aver ricordato con Noi il padre che tanto ha fatto su quel campp polveroso. Grazie al notaio Vincenzo Bassi anche lui premiato. Momenti come quello di ieri fanno dimenticare il lavoro, gli intoppi, le dinamiche di una organizzazione che parte da lontano e che trova solo il suo culmine, dopo mesi di incontri e proposte, in serate come quella di ieri. Cercheremo, Noi dell’associazione, di fare sempre meglio. Per il momento ci corre l’obbligo di dire grazie a tutti quelli che hanno condiviso con noi una emozione.