Michela Galardi una ragazza nata a Torino da genitori, padre di Capaccio e madre di Trentinara, laureata in Economia con 110 e lode, lei è una grande amante degli animali con cui ha avuto storie raccontate in dei libri, perché Michela ha la passione della scrittura, ed i ricavati delle vendite li ha destinati alle associazioni che dedicano il loro tempo al benessere di questi randagi abbandonati, noi di Paestuminrete abbiamo contattato Michela che ci ha rilasciato la sua esperienza in questo campo…”Sono Michela Galardi. Sono una sognatrice intrappolata nel corpo di una funzionaria pubblica. Scherzi a parte, coltivo la passione per la scrittura e la lettura più o meno da quando sono nata! La vita però mi ha portato a mettere da parte le mie inclinazioni artistiche per dedicarmi a studi più concreti come l’economia. Ma i sogni non si dimenticano, rimangono sopiti pronti a riesplodere al momento giusto. A me è capitato con la morte del mio primo cane, Tens. Un dolore devastante che solo chi ha provato può comprendere davvero. Ne ero completamente sopraffatta e non sapevo cosa fare. Non riuscivo a metabolizzare il lutto, ero satura di sensi di colpa, di avrei dovuto o avrei potuto…Allora ho cercato di trasferire su carta quel dolore, ho pensato che proprio la mia passione per la scrittura, come da bambina mi aveva aiutato a uscire da certe malinconie, lo avrebbe fatto anche in quel momento così drammatico. Ha funzionato, scrivere del mio cane è stato catartico. Ho rivissuto tutta la nostra vita insieme, da quando l’ho visto la prima volta fino agli ultimi giorni, e pagina dopo pagina, ricordo dopo ricordo, ho capito una cosa fondamentale: non sono perfetta, non lo sono mai stata, ho sbagliato tante volte, forse anche con lui, ma una certezza ce l’ho: l’ho amato con tutta me stessa. Mi sono perdonata. E con il perdono anche il dolore ha cominciato a essere più sopportabile, si è trasformato pian piano in una dolce nostalgia. E’ nato così il mio primo libro “Quello che resta del sole” (In cui parla spesso di Capaccio). Ora vivo in una casetta in campagna alle porte di Torino, ho tre gatti e due cagnolini: Wolf e Sally. Proprio Wolf è il protagonista del mio secondo libro “Le ombre del sole” che può essere considerato il seguito, anche se può essere letto in modo indipendente.
Ho voluto dare una finalità “etica” a questi due libri organizzando spesso delle campagne a favore di associazioni che si occupano di cani randagi devolvendo i relativi proventi della vendita, con la speranza che questo piccolo aiuto possa contribuire ad aiutare i cani meno fortunati dei miei.
Ora mi sto dedicando a scritti con tematiche diverse, m a spero di riprendere presto l’argomento “pelosi” perché l’ultima arrivata, Sally, attende il “suo” libro. Mi tocca…”
Grazie Michela, per quello che sei, per quello che hai fatto e per quello che farai per i nostri amici quattrozampe…